La barriera all’entrata più grande che il sistema creditizio impone ai contribuenti è la busta paga. Senza un reddito il più possibile certo è veramente difficile ottenere un finanziamento. Poste Italiane ha aggirato questo ostacolo e offre un’opportunità davvero particolare con i prestiti Poste Italiane senza busta paga.
Il prodotto è singolare perché riesce a offrire un servizio laddove le altre banche preferiscono tirare dritto e rinunciare a ogni velleità di finanziamento.
Se si esclude il prestito con delega, che comunque rappresenta una rarità e un unicum nel panorama del credito italiano, per chi non ha uno stipendio o una pensione, o delle entrate consolidate da libero professionista, accedere a un finanziamento è praticamente impossibile.
Ne sanno qualcosa le giovani coppie che non riescono a coronare il desiderio di costruire una famiglia a causa dei rifiuti delle banche circa la concessione dei mutui.
Poste Italiane mantiene un atteggiamento prudente, ma pone in essere un prodotto che – almeno parzialmente – soddisfa le esigenze di finanziamenti di chi non possiede una busta paga.
I prestiti Poste Italiane senza busta paga fanno riferimento a un solo prodotto: SpecialCash Postepay. Già dal nome si può intravedere un elemento di novità: il ruolo da protagonista che, nel finanziamento, gioca la Postepay. È proprio grazie allo strumento di Poste Italiane, alla carta prepagata, che il prestito può avere luogo.
Va inoltre chiarito il concetto di “senza busta paga”. Non è possibile in nessun caso, nemmeno con SpecialCash Postepay, ottenere del denaro quando si è totalmente sprovvisti di retribuzione.
Semplicemente, questa può essere precaria, variabile, frutto di un lavoro a tempo determinato, di un contratto a progetto o stagionale. Ma non c’è dubbio: deve esserci.
Per questo motivo, tra i requisiti per poter fruire del prodotto figura il regolare possesso di un certificato di reddito. A questo va aggiunto il passaporto e il permesso di soggiorno, se il richiedente non è un cittadino italiano.
Va presentata, ovviamente, anche la carta di identità. Altri requisiti prevedono un’età compresa dai 18 e i 70 anni, come anche la tessera sanitaria (sul cui scopo, in merito al finanziamento, possono emergere delle perplessità). E’ necessario, infine, il possesso della Postepay, nella quale verrà erogato il denaro.
Il funzionamento è singolare: vengono posti tre “scaglioni di credito”, a ciascuno è assegnata un importo, un rimborso, un periodo di ammortamento e l’ammontare degli interessi.
Il primo scaglione consente di usufruire i 750 euro da rimborsare in 15 mesi con interessi pari a 74 euro. Il secondo scaglione offre 1.000 euro da restituire in 20 mesi con un interesse di 136.50 euro. Infine si può usufruire di 1.500 euro da ripagare in 24 mesi (232 euro di interessi).
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