L’assicurazione sui prestiti è una polizza stipulata con l’obiettivo di tutelare sia il soggetto creditore da eventuali casi d’insolvenza, sia i familiari stretti del beneficiario di un finanziamento nell’ipotesi di suo decesso o d’improvvisa incapacità reddituale per perdita dell’impiego o malattia. Vediamone quando è obbligatoria e come funziona.
Quando si parla di assicurazione sui prestiti si chiamano in causa soprattutto le polizze CPI (Credit Protection Insurance), che hanno un ruolo nella definizione del costo complessivo del prestito.
Per questo motivo deve essere messa in atto un’attenta valutazione prima della decisione definitiva, confrontando il Taeg – che deve comprendere anche gli oneri assicurativi – dei diversi preventivi di finanziamento.
Quando si ha a che fare con una assicurazione sui prestiti è bene essere sicuri in merito alla tipologia di eventi avversi coperti (assicurazione perdita lavoro, invalidità improvvisa totale o permanente generalmente pari o superiore al 60%, incapacità economica) e informarsi se, in caso di estinzione anticipata del finanziamento, è previsto un rimborso della parte di premio assicurativo non goduta.
I costi in caso di accertamenti medici aventi l’obiettivo di certificare l’impossibilità di pagare il prestito per motivi di salute sono a carico del beneficiario del finanziamento.
La stipula di un’assicurazione sui prestiti è obbligatoria? No, si tratta di un’opzione facoltativa, fatta eccezione per il caso dei prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, circostanza particolare per la quale è richiesta per legge la stipula di una polizza assicurativa vita e rischio lavoro.
La cessione del quinto non è l’unico caso particolare che è opportuno approfondire parlando di assicurazione sui prestiti. La stipula di un contratto assicurativo può essere richiesta come condizione di base per l’erogazione di un finanziamento anche in caso di scarsa affidabilità creditizia del richiedente o di poche garanzie relative alla capacità di rimborso delle rate.
La polizza assicurativa costituisce in ogni caso un’opzione consigliata, soprattutto se l’ammontare complessivo del prestito supera i 5.000€. Risulta opportuno ricordare che i prestiti personali rientrano nel novero dei prodotti del credito al consumo, e che per questo motivo devono sottostare alle indicazioni normative previste dal Decreto Liberalizzazioni.
Cosa implica questo a livello concreto? Semplicemente che, prendendo come esempio il caso di un mutuo, la banca è tenuta a presentare al potenziale cliente almeno due diversi preventivi emessi da compagnie non riconducibili all’istituto di credito al quale il soggetto si è rivolto.
Sempre secondo le succitate indicazioni normative, il cliente ha 10 giorni di tempo a disposizione per valutare in maniera autonoma altre offerte di prestito sul mercato ed eventualmente valutare una delle soluzioni in questione.