Azionisti Veneto Banca: Veneto Banca è ormai società per azioni. La trasformazione da società cooperativa è stata definita con l’assemblea straordinaria del 19 dicembre durata sei ore. A Volpago del Montello (Tv) erano riuniti 5.482 soci (11.430 con le deleghe).
Gli azionisti hanno votato “sì” in modo compatto e massiccio non solo alla trasformazione in Spa, ma anche agli altri due punti cruciali dell’ordine del giorno: l’aumento del capitale e la quotazione in Borsa.
La trasformazione in Spa è passata con il 97,12% dei voti favorevoli, mentre per l’aumento del capitale e la quotazione in Piazza Affari dell’istituto i voti in favore sono stati rispettivamente 97,37% e 97,33%.
Veneto Banca è la seconda popolare (la prima è stata Ubi) ad attuare la trasformazione da cooperativa a società per azioni, come previsto dalla riforma delle banche popolari varata dal governo Renzi, ed entrata in vigore alla fine di giugno.
Una trasformazione sofferta poiché arriva in un momento particolarmente critico per la banca, che in un anno e mezzo è stata oggetto di ispezioni di vigilanza e della Consob e indagini della guardia di Finanza.
Ma questo non è tutto. A peggiorare la situazione di Veneto Banca ci sono state anche una maxi perdita di capitale (770 milioni in 9 mesi) e le dimissioni del presidente dell’istituto, seguite in un secondo momento da quelle del suo vice.
Un quadro che potremmo definire drammatico, e che ha portato a proteste e contestazioni da parte degli soci. Azioni che hanno fatto temere fino all’ultimo che all’assemblea di dicembre potesse vincere il “no”, con il conseguente rischio di commissariamento della banca.
Ruolo decisivo quello giocato dalla Bce che ha fatto pressioni per accelerare gli eventi. Nello specifico, con la lettera del 9 dicembre la Banca Centrale Europea dichiarava che la mancata approvazione dei tre punti avrebbe reso necessarie azioni di vigilanza risolutorie.
Da qui gli appelli di Pierluigi Bolla e Cristiano Carrus, presidente e amministratore delegato di Veneto Banca, che durante l’assemblea hanno convinto i soci della bontà della decisione e delle potenzialità del piano industriale messo a punto.
Ad appoggiare la trasformazione in Spa anche circa 220 soci forti della banca, riuniti in un associazione che ai numeri attuali vale l’8% dell’azionario. Da tempo l’Associazione Azionisti Veneto Banca aveva reso noto il proprio punto di vista sulla trasformazione in Spa, seppur con qualche timore rispetto alla quotazione in Borsa.