Giunge un confortante segnale di ripresa dal settore dell’erogazione del credito. Nonostante il grave clima di crisi economica, riprendono i prestiti bancari nei primi 10 mesi dell’anno. L’ABI ha rilevato un segnale positivo per i finanziamenti fino a 1 milione, anche se la crescita si riduce allo 0,2%.
Si comportano bene anche i nuovi mutui che crescono a due cifre. Debole invece il settore il settore dei finanziamenti riservati alle grandi imprese. Il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) Antonio Patuelli ha commentato così questi numeri: «la crisi è un serpente che prima di essere ucciso sferra colpi con la lunga coda», ma «anche altre associazioni imprenditoriali vedono segnali di ripresa nel 2015».
Gli elementi positivi giungono grazie all’indebolimento dell’euro, al calo del petrolio e alla riduzione dello spread. «C’è uno sforzo in atto da parte delle banche» sostiene Patuelli, che ha ricordato come i prestiti forniti dalla Banca Centrale Europea a basso molto basso, all’interno del quadro Tltro, siano solo 26 miliardi su un valore complessivo di 1800 miliardi di prestiti delle banche italiane e dei 1720 miliardi della raccolta che è fornita a tassi differenti.
Durante la prossima asta BCE, in calendario l’11 dicembre, il presidente ABI sostiene che le banche italiane godranno di un impegno molto importante.