Ogni anno il Ministero per lo Sviluppo Economico e i vari enti locali attivano dei bandi per l’avvio e il sostegno dell’imprenditoria femminile, in attuazione della Legge 215/1992.
Hanno accesso ai bandi di concorso le ditte individuali costituite da donne, le società di persone e le cooperative di cui almeno il 60% dei soci sono donne e le società di capitali in cui almeno i 2/3 delle quote sono detenute da donne. In quest’ultimo caso, è necessario che anche l’organo di amministrazione sia composto da donne in misura non inferiore ai 2/3.
Per quanto riguarda le PMI, per accedere ai finanziamenti imprenditoria femminile queste devono avere meno di 50 dipendenti e un fatturato inferiore a 7 milioni di euro, o un totale di bilancio inferiore ai 5 milioni. Ai fini dell’accesso agli incentivi, le imprese non devono inoltre risultare partecipate per il 25%, o più, da altre imprese.
I finanziamenti possono essere concessi per l’avvio di start-up, l’acquisizione di attività preesistenti o per interventi di ampliamento e ammodernamento dell’impresa. Sono disponibili inoltre iniziative per la formazione in azienda e per l’innovazione di prodotto, tecnologica e organizzativa. Le agevolazioni possono essere erogate sia sotto forma di contributo a fondo perduto che come finanziamenti agevolati o credito d’imposta.
Come richiedere i finanziamenti imprenditoria femminile 2015? Nella domanda di partecipazione devono essere riportate varie informazioni sull’impresa e sul programma di investimento, inclusa una certificazione atta a dimostrare il possesso dei locali in cui viene esercitata l’attività e la relativa destinazione.