Le imprese alla ricerca di una più semplice gestione crediti, di una garanzia dal rischio insolvenza e soprattutto di liquidità immediata possono soddisfare queste necessità con il factoring. Ma di che strumento finanziario si tratta? Come funziona e quali sono i principali operatori del settore? Cerchiamo di fare chiarezza partendo dai soggetti coinvolti nel contratto di factoring.
Il factor è un operatore specializzato che offre come prestazione la presa in carico e gestione dei crediti commerciali dell’impresa, alla quale assicura anche un anticipo sulle somme da riscuotere. Non solo. Il factor può garantire i crediti vantati dall’impresa, sebbene sia prevista una preliminare valutazione della qualità del credito e dei debitori.
Il factor definisce un rapporto con l’impresa, altro soggetto coinvolto a livello contrattuale, che fornisce il credito commerciale a fronte di liquidità. L’altro aspetto da considerare è ovviamente il debitore ceduto dalla realtà imprenditoriale al factor. Com’è facile dedurre dagli elementi contrattuali riportati, l’attività di factoring riserva alle aziende vari vantaggi. Anzitutto una disponibilità economica immediata, cui si aggiunge una più facile gestione dei crediti vantati e una garanzia dall’eventualità di insolvenza.
In base al rapporto FOREfact 2-2015, durante il primo trimestre 2015 è stato registrato un aumento dell’aspettativa di crescita del mercato del factoring, sia dal punto di vista di turnover che di outstanding. Assifact (Associazione italiana per il factoring) nel suo ultimo rapporto evidenzia infatti, come previsione media per fine anno (2015), una crescita del settore del +2,27% per il turnover e del +1,62% in termini di outstanding.
E se si osservano le analisi inerenti alla chiusura del 2022, Assifact, prendendo come campione 22 società di factoring, rappresentative di un montecrediti corrispondente a 52.303 milioni di euro, individua una distribuzione dei crediti concentrata soprattutto nelle regioni Lombardia e Lazio, che, da sole, costituiscono il 56,42% rispetto al cedente e il 48,07% rispetto al debitore ceduto.
In merito invece alla ripartizione per settore produttivo in relazione al debitore ceduto, è appurato che buona parte dei crediti ceduti vede in qualità di controparte debitrice le imprese (circa il 56%) e pubbliche amministrazioni (oltre il 28%). L’insieme dei crediti scaduti verso la Pubblica Amministrazione, aggiornati sempre al 31 dicembre 2022, è pari invece a circa il 33% del totale montecrediti PA.
Gli operatori che forniscono servizi di factoring sono numerosi, nonostante la loro diffusione nel nostro Paese sia piuttosto recente. Una delle offerte più competitive è presentata da Credi Impresa Futuro, divisione di Banca IFIS che propone servizi di finanziamento per l’impresa italiana. È specializzata nell’erogazione di credito alle imprese e nel primo trimestre 2015 ha superato le 4.300 aziende clienti.
Per maggiori informazioni http://www.credimpresafuturo.it/finanziamenti-alle-aziende/