In serie A con prestiti e parametri zero: la scalata del Capri

Capri calcio in Serie A grazie a prestiti e parametri zero

Niente feste in grande stile per la neopromossa Carpi. I festeggiamenti per l’entrata in serie A, iniziati subito dopo il triplice fischio della partita con il Bari, potrebbero andare avanti per giorni, o settimane. Per i brindisi però più Lambrusco che Champagne. Pare infatti che i festeggiamenti saranno condotti nel segno dell’oculatezza economica, dato che è anche da lì che parte il cosiddetto “miracolo Carpi”.

Una realtà di provincia lontana mille miglia dagli investimenti milionari tipici del calcio italiano e da strategie di mercato influenzate da amicizie o giochi politici. Partita nel 2010 dalla Lega Dilettanti, la squadra è riuscita in un’incredibile cavalcata che può essere compresa solo conoscendo meglio i principali artefici di questo fenomeno calcistico e il loro operato.

Il gruppo è composto da 4 elementi: Stefano Bonacini, fondatore del marchio Gaudì e proprietario del Capri Fc, Claudio Caliumi presidente del club, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e l’allenatore Fabrizio Castori.

Il tecnico marchigiano è una garanzia nell’ambiente calcistico con i 12 campionati vinti (dall’Eccellenza fino alla serie A), ma si sa veramente poco di Giuntoli, cui si attribuisce il merito di aver creato la squadra praticamente dal niente.

Calciatori in prestito e sconosciuti

Ma qual è la strategia che ha condotto a un tale successo? Costruire una grande squadra è compito dello staff tecnico e del direttore sportivo e se questi sono sulla stessa lunghezza d’onda fare un buon lavoro è senza dubbio più semplice.

Questo è esattamente ciò che è successo al club biancorosso, quando durante la scorsa campagna acquisti, Giuntoli e Castori hanno creato una rosa di giocatori per un valore complessivo di 17.13 milioni (dato registrato da transfermarkt).

Dati alla mano, il Capri è riuscito nella scalata alla classifica con un squadra che non vale nemmeno la metà del Parma (36.25 milioni), meno di quanto guadagna un top player come Messi o Cristiano Ronaldo.

Nella rosa l’età media è di 23 anni e gli stipendi decisamente sostenibili dato che il più alto è di 150 mila euro lordi. Durante questa stagione, sul prato dello stadio Cabassi, hanno giocato calciatori tutt’altro che famosi e acquistati a basso costo, che però sembrano essere diventati il fenomeno calcistico del momento. Il costo totale? Tre milioni per i calciatori, quattro e mezzo per l’intera gestione.

Un progetto condiviso da tutte le componenti della società, che ha consentito a un gruppo di giovani di mettersi alla prova e compiere l’impresa dell’anno calcistico. Si tratta di calciatori come Lollo, acquistato per 100 mila euro dallo Spezia, o Antonio Di Gaudio, arrivato direttamente dai dilettanti del Castelfranco Emilia.

Ma oltre ai giocatori acquistati ci sono quelli presi in prestito che possono fare la differenza, come ad esempio il portiere Gabriel, di proprietà Milan, e lo sloveno Struna del Palermo. Senza tralasciare il vero grande colpo Giuntoli: l’arrivo a parametro zero di Jerry Mbakogu, ex giocatore dal Padova che con i suoi goal ha portato il Carpi in serie A.

il cosiddetto "miracolo Carpi".