I prestiti Inpdap sono prodotti finanziari dedicati a chi ha necessità di chiedere finanziamenti sia non finalizzati, sia orientati all’acquisto di un determinato bene.
Iniziamo ad analizzare il quadro dei prestiti Inpdap parlando del piccolo prestito. Questa forma di finanziamento consente agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali – sia lavoratori sia pensionati – di richiedere quantità di denaro contenute.
Il prestito può essere rimborsato con un piano di ammortamento della durata compresa tra i 12 e i 48 mesi ed è caratterizzato da un tasso d’interesse annuo del 4,25%. Sono previste spese amministrative pari allo 0,50% della cifra erogata al beneficiario.
L’offerta dei prestiti Inpdap comprende anche piani di finanziamento pluriennali. A chi sono destinati? Agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali – sia lavoratori sia pensionati – intenzionati a chiedere somme di denaro per far fronte a necessità sia personali sia familiari.
Per ottenere il prestito è necessario presentare l’apposita documentazione attestante il possesso dei requisiti – gli iscritti alla Gestione unitaria devono vantare un’anzianità contributiva di almeno 4 anni – e corredata delle fatture relative alle spese effettuate per far fronte a eventi avversi di natura sanitaria o legale.
Questi prestiti sono rimborsabili in 60 o 120 rate e sono caratterizzati da un tasso nominale annuo pari al 3,50% (per le spese amministrative si parla sempre dello 0,50% della cifra erogata).
Tra le prestazioni finanziarie annoverabili tra i prestiti Inpdap si può ricordare anche il mutuo ipotecario. Questo tipo di finanziamento è riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali – sia lavoratori sia pensionati – intenzionati ad acquistare la prima casa d’abitazione per sé o per un familiare.
Requisito vincolante è un’anzianità d’iscrizione non inferiore ai 3 anni e, nel caso degli iscritti in attività di servizio, la titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. La cifra massima richiedibile, comprensiva di eventuali pertinenze, è pari a 300.000€.
Il quadro dei prestiti Inpdap ha subito una modifica importante nei mesi scorsi, con la riduzione del tasso fisso dei mutui ipotecari portato al 2,95%. Le nuove disposizioni sono in vigore ufficialmente dal 1° luglio 2015 e riguardano sia i contratti stipulati dopo quella data, sia quelli già in essere.
Cosa si può dire del tasso variabile? Che è pari al 3,50% per il primo anno e, una volta trascorso tale lasso di tempo, viene calcolato sulla base dell’Euribor 6 mesi maggiorato di 90 punti base.
La richiesta per i mutui ipotecari Inpdap – pagabili tramite Mav bancari o postali – può essere effettuata unicamente per via telematizzata dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre di ogni anno.