Il prestito cambializzato è un finanziamento non finalizzato all’acquisto di determinati beni o servizi ed erogabile a fronte della firma di cambiali da parte del beneficiario, che deve avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni.
Il prestito cambializzato, quando viene concesso, è erogato in tempi molto brevi (l’emissione avviene generalmente nell’arco delle 24/48 ore e mai oltre gli 8 giorni lavorativi). Per quale motivo? Per via della garanzia rappresentata dalla cambiale.
La cambiale è infatti un titolo esecutivo che, in caso d’insolvenza da parte del beneficiario del finanziamento, può essere impugnata per il pignoramento di beni mobili o immobili.
Per procedere alla richiesta di un prestito cambializzato è necessario soddisfare alcuni requisiti. Questa tipologia di finanziamento può essere richiesta da:
I documenti da presentare per l’istanza di un prestito cambializzato non differiscono da quelli necessari per qualsiasi altro finanziamento (documento d’identità, codice fiscale, documento attestante la produzione di un reddito o la fatturazione annuale di un’attività professionale).
Il prestito cambializzato, nella maggior parte dei casi, viene erogato tenendo conto di un limite massimo di 60.000€ (per i lavoratori autonomi tale cifra può scendere a 30.000€), considerando ovviamente la situazione reddituale del richiedente e le garanzie presentate.
In ogni caso l’ammontare complessivo della rata mensile non deve essere superiore al 30% del reddito mensile del beneficiario.
Il prestito cambializzato può essere erogato tramite assegno circolare oppure con bonifico bancario. Per quanto riguarda la durata del finanziamento, essa dipende dall’entità del prestito e può variare dai 12 ai 120 mesi.
Il prestito cambializzato può essere richiesto da cattivi pagatori – a patto che abbiano un contratto di lavoro dipendente – iscritti alle centrali rischi ma non da protestati.
La tipologia di finanziamento in questione non è sottoposta ai controlli in banca dati ed è contraddistinta da una maggior flessibilità nella gestione delle rate, questo grazie al rinnovo delle cambiali da parte dell’ente che eroga il prestito.
I prestiti cambializzati hanno un tasso d’interesse un po’ più alto rispetto alle altre tipologie di finanziamento. Tale valore è fisso per tutta la durata del finanziamento ed è pari al 16% (a tale percentuale vanno aggiunti gli oneri assicurativi, l’imposta di bollo, le spese d’incasso).
In caso di estinzione anticipata del finanziamento il beneficiario non è tenuto al pagamento di penali o degli interessi non ancora maturati.