Prestito personale cessione del quinto

Prestito personale cessione del quinto: perché sceglierlo

I finanziamenti non finalizzati sono tra i più richiesti, all’interno di queste proposte sta conquistando consensi crescenti il prestito personale cessione del quinto. Si tratta di un finanziamento inizialmente riservato esclusivamente ai dipendenti pubblici ma che nel tempo è stato esteso anche ai dipendenti del settore privato e soprattutto ai pensionati.

Ma cosa c’è alla base del successo prestito personale cessione del quinto? Una garanzia essenziale per l’ente erogatore, le rate non sono restituite in modo diretto da parte del beneficiario ma dal datore di lavoro, che le sottrae dalla busta paga. Ogni rata non può comunque eccedere la soglia di un quinto dello stipendio.

Il periodo di rimborso massimo è di 10 anni, mentre l’entità del finanziamento è dipesa dallo stipendio o dalla pensione considerati. Non abbiamo perciò un limite precostituito in merito alla somma accordata dal prestito personale cessione del quinto.

Di solito l’unica garanzia richiesta dall’ente erogatore, banca o finanziaria che sia, è costituita dallo stipendio o dalla pensione che permette il pagamento delle rate. Pagamento che, lo ricordiamo, si verifica da parte dell’impresa che versa lo stipendio al lavoratore. In certi casi, però, oltre allo stipendio, l’istituto di credito può ritenere necessaria anche la sottoscrizione di una polizza vita.

Quest’ultima è un intervento pensato, da parte dell’ente erogatore, per conseguire l’incasso delle rate restanti anche qualora il cliente vada incontro a infortunio, morte o perdita del lavoro.

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